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Verona - Napoli

  • Immagine del redattore: Kloppo
    Kloppo
  • 24 ott 2023
  • Tempo di lettura: 3 min

Sabato, al Bentegodi di Verona, è andata in scena la prima del nuovo corso targato Garcia/De Laurentiis. Se dopo la pausa per le nazionali (a memoria, la più epica) qualcuno si aspettava di trovare un nuovo tecnico sulla panchina degli azzurri, ne sarà rimasto deluso. Garcia resta ancora al timone della squadra del Napoli, portandosi a casa tre punti importantissimi per la classifica, ma ancor più per se stesso. Lo abbiamo visto infastidito e polemico durante la conferenza di presentazione del match. Ha parlato di amici e nemici tra i giornalisti. Ha attaccato la parte più facile da colpire, senza mai citare chi, in verità, gli ha mancato di rispetto più di tutti. Non è mia intenzione tornare sulla questione De Laurentiis-Conte. D’altronde, lo stesso presidente ha definito il tutto un pettegolezzo. Un modo per “sfruculiare” un allenatore già in difficoltà. Ha archiviato la sua uscita alla LUISS come una confidenza tra amici: “il Presidente non credeva ci fossero giornalisti”, ha tenuto subito a chiarire qualcuno molto vicino alla proprietà. Lo stesso De Laurentiis conferma il tutto nella conferenza con alcuni giornalisti selezionati. Insomma, l’astuto Aurelio ha voluto farci credere alla sua inaspettata ingenuità in piena epoca digitale, dove ciascuno di noi ha uno smartphone in tasca e le notizie volano alla velocità della luce. Noi, che amiamo il Napoli e in fondo vogliamo bene al presidente, facciamo finta di credere a questa versione e voltiamo pagina. A voltare pagina ci ha pensato anche la squadra, schierata col solito 4-3-3 con Meret in porta; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan e Mario Rui in difesa. A centrocampo, Lobotka viene affiancato dal veterano Zielinski e dal giovane Cajuste. In attacco, spazio a Raspadori come prima punta, con Kvaratskhelia e Politano sulle ali. L’inizio non è esaltante: il Verona parte forte sperando di intimorire il Napoli, ma non è serata per i gialloblu. La differenza tecnica in campo è evidente. Il vantaggio dei partenopei arriva al 26esimo del primo tempo, quando un ottimo Raspadori serve l'assist per Politano, che calcia in scioltezza di prima. Da segnalare il buon lavoro della catena di sinistra: Mario Rui e Zielinski sono una garanzia. Dopo il gol del vantaggio, il Napoli si sblocca: bello lo scambio tra Lobotka, Raspadori e Cajuste, con lo svedese al tiro centrale dopo un ottimo inserimento offensivo (non sarà l’unico della partita). Il Verona prova a rifarsi vivo con un tiro alto di Serdar, ma al 42esimo è ancora il Napoli ad andare a segno con una ripartenza di Politano (ottima la sua prestazione) che allarga per Kvaratskhelia propiziando il gol dello 0-2. Bellissima la sterzata e il tiro del georgiano, che appare in forma smagliante. Al 46esimo, da segnalare una buonissima parata di Meret su Bonazzoli, che mantiene il risultato sullo 0-2. Nel secondo tempo, il Verona prova ad attaccare, lasciando ampi spazi in avanti per i calciatori del Napoli che, infatti, al decimo del secondo tempo, realizzano il terzo gol della giornata, ancora con Kvaratskhelia, ancora su assist di Politano. La partita sembra chiusa, ma al 59esimo arriva il gol di Lazovic su un cross di Faraoni. Pasticcia la coppia Rrahmani-Di Lorenzo, con il kosovaro che manca l’impatto con il pallone sorprendendo il suo compagno di reparto; la sfera finisce involontariamente al giocatore del Verona che ringrazia per il regalo. Da lì in avanti, la partita diventa un ping pong, con entrambe le squadre che avrebbero potuto segnare almeno un altro gol a testa. Da sottolineare un’altra grande parata di Alex Meret al 72esimo, sempre su Bonazzoli. La partita finisce 1-3. Il Napoli vince e parzialmente convince. Resta il nodo legato alla evidente differenza di prestazione fra un tempo e l’altro. Garcia deve interrogarsi in merito: questione fisica? tenuta mentale? indicazioni sbagliate? Non sempre troveremo il Verona sulla nostra strada.






 
 
 

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